Ciao,
sono Raffaello Di Martino

Fin da quando ero bambino mi affascinava tutto ciò che “viaggia nell’aria”.
Ricordo le prime radio smontate per curiosità, le antenne improvvisate sul balcone e le notti passate a cercare segnali lontani.
È da lì che è nata la mia passione per le onde radio, che con il tempo è diventata qualcosa di più grande: un modo di connettere persone, tecnologie e idee.

Da radioamatore (IZ0QWM) ho iniziato a costruire sistemi di comunicazione digitali, a sperimentare con gateway radio e VoIP, fino ad arrivare alla radioastronomia amatoriale e al monitoraggio di fenomeni atmosferici.
La curiosità per il cielo e per i segnali mi ha poi spinto verso la meteorologia, dove ho progettato e installato stazioni automatiche, sistemi per l’analisi dei dati e persino esperimenti di previsione con reti neurali, in collaborazione con centri di ricerca e associazioni come MeteoNetwork.

Prima ancora di avvicinarmi al mondo dei droni, ho dedicato molti anni al modellismo dinamico, costruendo e pilotando elicotteri radiocomandati, sia a scoppio che elettrici, condividendo esperienze e consigli con altri appassionati sul mitico forum BaroneRosso.

La passione per il volo mi ha poi portato a utilizzare Flight Simulator per diversi anni e a conseguire il patentino PPL-H (Private Pilot Licence per elicotteri), avvicinandomi così anche al volo reale.

Con l’arrivo dei droni, quella stessa curiosità si è evoluta ancora: ho iniziato a unire radio, informatica e meteorologia per creare strumenti utili ai piloti.
Così sono nati progetti come Drone Pilot App, DroneSkyCheck e Solar Monitor, pensati per chi vuole volare in sicurezza e capire meglio ciò che succede sopra la propria testa — dal meteo alle interferenze, dai satelliti alle zone di volo.

Oggi lavoro nel campo delle comunicazioni satellitari, dove progetto e collaudo sistemi complessi, ma continuo a sperimentare e condividere online ciò che imparo.
Che si tratti di un segnale che attraversa lo spazio, di una rete Wi-Fi, o di un drone che comunica con la sua stazione di controllo, per me il filo conduttore è sempre lo stesso: la passione per le connessioni invisibili.